Il tempo è galantuomo (beato lui!)
31.08.2020
Per dare un nome al tempo in cui viviamo,
è il tempo, credo, dell'ipocrisia:
il monumento infatti distruggiamo
a chi, infame, di schiavi fe' razzia
(ma solo oggi ce ne ricordiamo)
o a chi, campione di pedofilia,
una sposa bambina si è comprato
e poi "Faccetta nera" le ha insegnato.
ma gli schiavisti della nostra era
li definiamo bravi imprenditori,
non ci sogniam di metterli in galera,
ci sembran, anzi, dei benefattori
perchè questa svogliata razza nera
l'han trasformata in dei lavoratori.
E i lor comportamenti disinvolti?
Ne riparliamo quando saran morti!