No TAV
L'utopia non è il traguardo ma il punto di partenza. Si immagina e si vuole realizzare un luogo che non c'è ancora. La Val di Susa si batte da una generazione per il motivo opposto: perchè il luogo ci sia ancora. Non quello immaginato da chi, pur di realizzare profitto su uno dei tanti grandi lavori, è indifferente al danno procurato alla salute pubblica. Utopia, e delle peggiori, è l'asservimento di un territorio a una speculazione dichiarata, per meglio abusare, strategica. Le perforazioni e la polverizzazione di giacimenti di amianto fanno inorridire chiunque abbia notizia del guasto micidiale di uno spargimento delle sue fibre tossiche. La mia definizione è: stupro di territorio. La Val di Susa si batte contro il disastro ambientale per scongiurarlo, per non doverlo piangere dopo. Si tratta della più intensa e durevole lotta di prevenzione popolare. Paga questa sua volontà con una repressione su scala di massa e con la militarizzazione della sua vita civile. Una grande prepotenza pretende di schiacciare le ragioni e i corpi di una piccola vallata. Resistono da una generazione con determinazione commovente. Da commosso ho aderito alle loro ragioni aggiungendo spesso e da molti anni la mia presenza fisica alle loro manifestazioni. Il nostro paese ha bisogno di rinnovarsi scrollandosi di dosso i parassiti delle corruzioni, degli interessi privati a danno delle pubbliche spese, dei privilegi. L'organismo è sano ma il suo manto è aggredito. In Val di Susa il corpo reagisce e ostacola lo scavo degli acari infestanti, dei tarli rosicchianti le montagne. La resistenza civile produce gli anticorpi necessari. Così pure a Lampedusa una comunità ha saputo reagire alla degradazione imposta da leggi criminali. Gli ordini venuti dal continente hanno voluto stringere un nodo scorsoio intorno all'isola e farne terra chiusa. I Lampedusani hanno slegato e fatto terra aperta. Dare cibo, acqua , vestiti, alloggio, premura per gli ammalati, i prigionieri, i morti: le sette opere di misericordia sono state compiute da loro, che vivono sul mare e usano leggi opposte. E non sono LampeduSanti ma semplicemente LampeduSani. La rima nord e sud, Val di Susa e Lampedusa, riscatta oggi il titolo di cittadini da prepotenze che li vogliono sudditi.
Erri De Luca (2015)