Radicali e vincenti
Sembra
ormai scontato che lo sfidante Democratico di Trump alle presidenziali
americane sarà Joe Biden. Per la parte dell'umanità, spero cospicua, che
si riconosce nelle idee della Sinistra o, comunque, progressiste si
tratta, a mio avviso, dell'ennesima occasione perduta. La ragione
principale della vittoria di Trump quasi quattro anni fa credo sia stata
il fatto che l'elettorato americano piccolo borghese (se vogliamo
chiamarlo così) o comunque quello che era uscito peggio dalla grave
crisi economica del 2008 si sentiva più rappresentato, paradossalmente,
da um miliardario come Trump piuttosto che da una politicante di lungo
corso come Hillary Clinton, che veniva drasticamente etichettata (e non a
torto) come un membro dell'establishment. Mi pare evidente che
scegliere come prossimo sfidante Joe Biden, ex vicepresidente di Obama
e, come tale, agli occhi dell'uomo della strada e non solo, parte
integrante del "sistema", condanni già in partenza i Dem a una nuova
sconfitta. Immagino già le obiezioni di qualcuno: "ma non è forse vero
che il Labour Party, nel Regno Unito, pur presentandosi con un programma
ragionevolmente "radical" è stato sonoramente sconfitto dal populista
Johnson?" Senza dubbio, rispondo. Lungi da me sostenere che Bernie
Sanders avrebbe vinto a mani basse la sfida con Trump ma: 1) avrebbe
avuto comunque una possibilità, cosa che Biden secondo me non ha, 2) ma
vogliamo finalmente porci una domanda decisiva per stabilire il futuro
della Sinistra? La domanda è la seguente: è meglio perdere le elezioni
con un programma autenticamente ispirato all'egualitarismo, alla
giustizia sociale e alla solidarietà o è meglio vincerle battendo la
Destra sul suo terreno, con proposte politiche totalmente asservite al
neoliberismo e prive di qualunque tensione ideale (alla Matteo Renzi per
intenderci)? Per quel che mi riguarda la risposta è scontata, anche
perchè se lavori sugli ideali e cerchi di dare ai cittadini una
prospettiva politica anche a lungo termine la sconfitta di oggi può
diventare la vittoria di domani. In particolare, nel caso degli Stati
Uniti, è vero che Bernie Sanders è un politico attempato e
che,verosimilmente, il suo percorso non potrà essere ancora lunghissimo
ma è altrettanto vero che dietro di lui c'è un grande movimento di massa
e alcune grandi giovani individualità come, ad esempio, Alexandria
Ocasio Cortes che, data la sua giovane età e la grande visibilità datale
dal suo impegno strenuo per il Green New Deal, può a buon diritto
essere considerata la candidata ideale per le presidenziali del 2024.
Scelte di campo precise e obiettivi di largo respiro: questa l'unica
ricetta per una Sinistra vincente.