Uomini di poca fede

02.06.2020

I cosiddetti fondamentalisti, sia cristiani che musulmani, sono davvero fondamentalisti nel vero senso del termine? Ciò che a loro manca è una caratteristica semplice da individuare in tutti gli autentici fondamentalisti, dai buddhisti tibetani agli amish americani: l'assenza di risentimento e invidia, che affonda le radici in una profonda indifferenza nei confronti dello stile di vita dei non credenti. Se i cosiddetti fondamentalisti di oggi credono veramente di aver trovato la loro via alla Verità perché dovrebbero invidiarli? Quando un buddhista incontra un edonista occidentale non lo condanna di certo: si limita a constatare con benevolenza che la ricerca della felicità da parte dell'edonista è controproducente. Contrariamente ai veri fondamentalisti gli pseudofondamentalisti sono profondamente turbati, incuriositi e affascinati dalla vita peccaminosa dei non credenti. Può sembrare che, condannando l'altro e i suoi peccati, essi stiano lottando contro la loro stessa tentazione. Ecco perché i cosiddetti fondamentalisti cristiani e musulmani disonorano il vero fondamentalismo. Nel profondo dei loro cuori anche i fondamentalisti mancano di una vera convinzione e le loro esplosioni violente ne sono una prova. Quanto fragile deve essere la fede di un musulmano se si sente minacciato da una stupida caricatura pubblicata in un piccolo giornale danese? Le proteste dei fondamentalisti islamici non si fondano sulla convinzione della loro superiorità o sul desiderio di proteggere la loro identità culturale-politica contro l'attacco globale della civiltà consumistica. Il problema, per loro, non è che noi li consideriamo inferiori ma piuttosto che sono essi stessi che segretamente si sentono inferiori. Ecco perché la nostra insistenza accondiscendente e politically correct a non provare un senso di superiorità nei loro confronti li rende solo più furiosi e alimenta il loro risentimento. Il problema non è la differenza culturale (lo sforzo dei fondamentalisti di preservare la loro identità) ma proprio il contrario: il fatto che sono già come noi, che segretamente hanno già interiorizzato i nostri standard e misurano sé stessi in base a quelli. Paradossalmente ciò che veramente manca ai fondamentalisti è una dose della genuina convinzione "razzista" della propria superiorità.

                                                                                                                Slavoj Zizek (2010)

Gianni Vannini - Blog politico
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