Uomini di poca fede
I cosiddetti fondamentalisti, sia cristiani che musulmani,
sono davvero fondamentalisti nel vero senso del termine? Ciò che a loro manca è
una caratteristica semplice da individuare in tutti gli autentici
fondamentalisti, dai buddhisti tibetani agli amish americani: l'assenza di
risentimento e invidia, che affonda le radici in una profonda indifferenza nei
confronti dello stile di vita dei non credenti. Se i cosiddetti fondamentalisti
di oggi credono veramente di aver trovato la loro via alla Verità perché
dovrebbero invidiarli? Quando un buddhista incontra un edonista occidentale non
lo condanna di certo: si limita a constatare con benevolenza che la ricerca
della felicità da parte dell'edonista è controproducente. Contrariamente ai
veri fondamentalisti gli pseudofondamentalisti sono profondamente turbati,
incuriositi e affascinati dalla vita peccaminosa dei non credenti. Può sembrare
che, condannando l'altro e i suoi peccati, essi stiano lottando contro la loro
stessa tentazione. Ecco perché i cosiddetti fondamentalisti cristiani e
musulmani disonorano il vero fondamentalismo. Nel profondo dei loro cuori anche
i fondamentalisti mancano di una vera convinzione e le loro esplosioni violente
ne sono una prova. Quanto fragile deve essere la fede di un musulmano se si
sente minacciato da una stupida caricatura pubblicata in un piccolo giornale
danese? Le proteste dei fondamentalisti islamici non si fondano sulla
convinzione della loro superiorità o sul desiderio di proteggere la loro
identità culturale-politica contro l'attacco globale della civiltà
consumistica. Il problema, per loro, non è che noi li consideriamo inferiori ma
piuttosto che sono essi stessi che segretamente si sentono inferiori. Ecco
perché la nostra insistenza accondiscendente e politically correct a non
provare un senso di superiorità nei loro confronti li rende solo più furiosi e
alimenta il loro risentimento. Il problema non è la differenza culturale (lo
sforzo dei fondamentalisti di preservare la loro identità) ma proprio il
contrario: il fatto che sono già come noi, che segretamente hanno già
interiorizzato i nostri standard e misurano sé stessi in base a quelli.
Paradossalmente ciò che veramente manca ai fondamentalisti è una dose della
genuina convinzione "razzista" della propria superiorità.
Slavoj Zizek (2010)